A pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca
- 18 / 08 / 2023 375 Views
Ci duole e non poco dover fare la parte di quelli che dicono "te lo avevo detto, io!" ma alla luce degli ultimi sviluppi appare più che legittimo chiedersi perché certa "stampa" punta il dito in modo prevenuto nei confronti degli operatori della sicurezza, con titoli sensazionalistici al solo fine di acchiappare click, quindi pubblicarli con facili guadagni sulla pellaccia degli appartamenti alle forze di polizia.
Il Taser non c’entra niente come non c’entra nulla l’operato delle Forze dell’ordine!
Come volevasi dimostrare
L’uomo è stato bloccato dai carabinieri in stato di evidente agitazione. Soccorso dal 118, è morto prima di arrivare in ospedale.
Dal titolo sensazionalistico di certi "giornalai" (lasciatecelo dire!) invece, sembrava che l’uomo fosse deceduto a causa del Taser o comunque causa dell’operato dei carabinieri.
Abbiamo scritto nell’immediatezza, (https://www.simcarabinieri.it/consegnato-dai-carabinieri-alle-cure-dei-medici-dopo-la-somministrazione-dei-farmaci-muore/), che le circostanze relative alla morte di un uomo di 35 anni erano ancora tutte da chiarire, da accertare, quantomeno a seguito di un esame autoptico. Abbiamo stigmatizzato, invece, l'operato di certi leoni da tastiera autodefinitisi pubblicisti, giornalisti ma ripetiamo, forse meglio dire abili manipolatori della realtà al fine pubblicitario.
Non aspettatevi di certo le scuse da parte delle testate in questione, alcune delle quali da noi citate nell'articolo, anzi, vogliamo rilanciare con una nuova previsione. I soliti titoli sensazionalistici reciteranno più o meno: "carabinieri la scampano" e ancora: "il referto dei medici scagionerebbe i carabinieri e chi o cosa ha ucciso allora il giovane?" Oppure: "la morte non sembrerebbe stata causata da taser, disposti ulteriori esami e la procura ancora indaga", lanciando così quell'alone di mistero, quel sotteso complotto ordito in sordina che ormai condisce da tempo la nostra storia e che lascia le porte aperte alla speculazione mediatica.
Ci sbaglieremo?
Vedremo!
È facile dirlo dopo, però è ancora più semplice criminalizzare le forze dell’ordine, prima.
Il risultato finale, la realtà oggettiva è una: il taser nulla ha a che fare con il tragico evento, che però ha portato i fenomeni dell’analisi e della tastiera a gettare infamanti accuse sull’operato dei Carabinieri.
Ci resta ora da attendere solo il referto e le motivazioni dei medici alla luce dei risultati dell’autopsia per far chiarezza su questa drammatica vicenda che ha scosso la comunità locale e ha sollevato importanti questioni riguardo all’uso di strumenti come il taser nelle operazioni di polizia che coinvolgono individui con problemi psichici.
Qualcuno, prima di scrivere e pensare ai click ed alla pubblicità (e al dio denaro) dovrebbe ricordare che ci sono persone di carne e ossa di mezzo, vite, famiglie e sentimenti. Sia dalla parte di quelli che la vita l'hanno persa in tali eventi drammatici - e gli siamo sicuramente vicini- e sia dalla parte dei nostri uomini e donne che ogni giorno mettono la loro vota a repentaglio per l'incolumità di tutti, senza mezzi e con un grande cuore e grande amore per la nostra amata Patria.
Ci dispiace per il partito dell’antipolizia, ci dispiace per chi vuole sostituire il taser con “liquidator”, ci dispiace perché una rivista, un blog, una testata giornalistica che si definisca tale, deve avere almeno le basi dello scrivere corretto e onesto.
Purtroppo per questi, oggi sul patibolo non ci sono le forze dell’ordine, ma la comunicazione scorretta.
Il SIM carabinieri, da anni chiede con forza le bodycam e non solo il taser, ma bensì tutti gli strumenti atti ad evitare il contatto fisico al fine di tutelare, non solo gli operatori, ma tutte quelle persone in alterazione psicofisica pericolose per i cittadini.
Il taser è uno strumento per noi fondamentale che ci consente di non dover ricorrere all'arma di ordinanza, certamente letale, se non si capisce questo non si avrà mai una forza di polizia moderna ed efficace.
Ne occorrono di più, come servono le body cam. Un taser ed una bodycam per ogni operatore, per la sicurezza e la tutela di tutti, dei nostri uomini e delle nostre donne su strada.
Qua non si tratta di approfondire il tema del rapporto tra deformazione della realtà e fake o di censura o libertà d'informazione ma bensì il diritto di tutti ad avere dati reali, per quanto possibili, per poi trarne le conclusioni.
Non denigriamoli.
Non additiamoli a priori.
Importante suggerimento, prima di scrivere capire cosa si scrive.
Il SIM ci sarà sempre, al loro fianco e dalla loro parte.