“Nessuno sarà più solo”: un passo epocale per il Sim Carabinieri

  • 13 / 12 / 2021 279 Views

“Mi mandano in una realtà come Palermo con gli stessi poteri poteri del Prefetto di Forlì “. Così Carlo Alberto Dalla Chiesa in poche parole descriveva una situazione di disagio degli uomini dell’Arma dei Carabinieri. Uomini che con la loro divisa, a volte consunta, escono in strada consci di rischiare la vita per la sicurezza dei cittadini e per un principio di appartenenza e passione per questo lavoro, che spesso ha alle spalle la dignità della professione che si tramanda di padre in figlio per generazione. Perché se decidi di fare il Carabiniere la passione e la dignità ce l’hai nel sangue. E lo fai per scelta e per migliorare il mondo di tutti. Ecco il perché del Convegno del Sim Carabinieri che si è tenuto a Porotto lo scorso venerdì 10 dicembre. Un Convegno che segna un primo passo epocale verso la salvaguardia dei diritti e della dignità di ogni uomo o donna in divisa. Giuseppe Agozzino, Segretario Generale Provinciale del SIM Carabinieri di Ferrara, che ha fortemente voluto questo incontro, al quale ne seguiranno altri, con tematiche diverse ed in altre province, aprendo i lavori con grande commozione per il numero cospicuo di partecipanti in platea ha affermato: “Faccio un appello alla nostra scala gerarchica emiliano romagnola, affinché si avvicinino a noi e ci onorino della loro capacità di ascolto. Dico questo perché in tante situazioni, verificate di persona, non viene data ancora la giusta importanza all’ascolto e al dialogo. Due cose estremamente importanti e basilari, se non determinanti, per risolvere ogni tipologia di problematica, e infondere fiducia nei collaboratori. Ecco perché noi del SIM Carabinieri per ogni uomo e donna dell’arma ci saremo sempre. Saremo orecchio e voce dei nostri iscritti e nessuno sarà più lasciato solo”. Nessuno sarà più lasciato solo.
Una frase che è passata di bocca in bocca ai vari relatori, chiamati ad illustrare l’attività del sindacato, a relazionare sull’Iter legislativo del Disegno di Legge sulla Libertà di associazione sindacale dei militari, sulla nuova Polizza di Tutela legale degli iscritti e sulla nuova Piattaforma web dedicata agli iscritti. Tra i presenti anche l’assessore Fornasini in rappresentanza dell’amministrazione comunale che la lasciato una testimonianza di approvazione e di vicinanza al sindacato. Intervento molto apprezzato quello di Claudio di Egidio,  Segretario Regionale Emilia Romagna, che ha illustrato con professionalità la nuova polizza assicurativa di tutela legale stipulata dal SIM Carabinieri per i propri iscritti: “Una polizza che, finalmente, consentirà molta più serenità a chi opera sulla strada, senza quel timore, che spesso pesa come una spada di Damocle sulla testa, di dover affrontare spese legali per procedimenti che andrebbero a gravare sul bilancio famigliare”. Una maggiore serenità nel lavoro del Carabiniere che si rifletterebbe positivamente anche a vantaggio dell’intera collettività in termini di miglior efficienza e sicurezza. E’ pieno di cuore l’intervento di Francesco Mutri, Segretario Generale Regionale Emilia Romagna che parla del perché nasce il SIM CARABINIERI, dei passi avanti, dell’evoluzione, del futuro. “Un sindacato che non è contro nessuno e non lo deve essere. Un sindacato che è di tutti. Un sindaco oggi più maturo che ha lo scopo di ottenere qualcosa di giusto e concreto per tutti. Per dare delle risposte a chi questa professione la fa e di conseguenza anche al cittadino che si rivolge al “carabiniere” e che gli chiede una “soluzione”. Perché spesso il carabiniere si trova a dover interpretare, a cercare di essere anche un po’ psicologo, un po’ avvocato e che a volte si trova davanti a dei buchi legislativi e cerca di risolvere le situazioni con il metodo del “buon padre di famiglia”. Un sindacato che si interfaccia con i vertici e con la politica. Un sindacato che lavora assieme per non lasciare più nessuno da solo”.

E poi la testimonianza di Luca Romano, un nome importante, un nome che pesa, un nome legato alla lotta contro la criminalità organizzata, presente come Segretario Nazionale. Le sue parole volano in alto e raggiungono tutto il pubblico presente. Parla un Carabiniere per tradizione di famiglia, segnalando la necessità di un percorso intellettuale e umano che consenta con l’esempio “in strada” - a partire dai comandanti - di tornare ad essere pienamente, credibili, affidabili. Ogni carabiniere per mantenere alta la propria motivazione deve essere preparato, equipaggiato, ma ancor dì più tutelato, consapevole di essere un attore fondamentale della sicurezza. Oggi si vivono situazioni di disagio. Questo disagio deve essere vinto definitivamente. Bisogna ridisegnare l’Arma, ridisegnare i rapporti con i colleghi e chi comanda deve avere una conoscenza solida di quello che fanno i Carabinieri. Servono continui aggiornamenti e preparazione. Le garanzie funzionali sono una condizione giuridica necessaria e dì civiltà assolutamente dovuta a chi fa questa professione. Il Sim è un percorso culturale per rinnovare e rendere adeguate le condizioni dì lavoro dei Carabinieri in ogni fase del loro percorso.

E a portare la sua forte e positiva testimonianza è anche Roberto Mazzini del SAP (Sindacato Autonomo di Polizia) che esorta il Sim a continuare a rimanere uniti. Porta la sua esperienza sulle battaglie portate avanti, quella della libertà di sindacalizzazione, quella sulle “garanzie funzionali”. Dice: “Cose che agli occhi della gente che non sa non hanno peso, ma il poliziotto o il carabiniere ne hanno tanto. Parliamo delle telecamere e dei microfoni che diventano fondamentali durante un’operazione come testimonianza a difesa dell’integrità di chi opera in queste professioni. Dopo tante lotte sta per arrivare il Taser. Perché parliamoci chiaro, continua, quanto tempo hai in una operazione di pensare? Quanti secondi hai per realizzare cosa fare? Non è meglio il Taser di una Beretta? Ma ci sono voluti anni. E questo va anche e soprattutto dalla parte del cittadino, quando a volte, si trova coinvolto dall’altra parte”.

Paolo De Angelis, Segretario Generale Regionale Marche, ha infine illustrato la nuova piattaforma web del Sim. “Non un sito ma un vero e proprio software sviluppato in funzione delle esigenze degli iscritti. Un punto di riferimento veloce e immediato dove trovare tutto. Dalle informazioni sindacali, alla tutela legale, alla salute e benessere, convenzioni su servizi come i trasporti, gli acquisti, studi medici fino ad arrivare ad un servizio di sostegno psicologico. Perchè, ricorda De Angelis, lo psicologo non serve perché sei matto, serve a tutti. A breve anche un’App che si potrà scaricare sul telefonino affinché in velocità si possa accedere senza perdere tempo alcuno ed ognuno avrà la possibilità di ricevere tutte le informazioni di cui necessità. Un altro passo avanti verso la qualità e l’innovazione”. Presenti in sala anche gli avvocati Ortolani, Lovison e Catozzi. Quest’ultima ha lodato il percorso del sindacato e a portato la sua testimonianza diretta, quando chiamata a difendere l’onore di un carabiniere, si è ritrovata in difficoltà perché il suo “tutelato” non disponeva dei mezzi economici per potersi difendere. “Cosa che con questa polizza e l’appoggio del sindacato, finalmente verrà superata”. Il convegno si è sciolto con un grande applauso e con i ringraziamenti a tutti da parte del Segretario Provinciale Giuseppe Agozzino. Con molta emozione da parte di tutti i presenti; perché tutti si sono sentiti più vicini e più forti con la consapevolezza del “mai più soli”.

SIM CARABINERI
Segreteria Provinciale Ferrara

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